La Settimana Santa

In passato come nel presente l’atmosfera pasquale a Mussomeli è caratterizzata dall'alternarsi di suoni e silenzi tipici dei vari riti, più o meno religiosi, che rievocano la Passione, Morte e Resurrezione, del Redentore.
Una ritmica che accompagna i fedeli tra processioni, preghiere, sante messe e prediche anche all'aperto, caratterizzando di tocchi folkloristici la celebrazione dei misteri.
Un aspetto su cui influisce il ruolo delle Confraternite, con i loro “stinnardi”, “abitina”, “trummi”, e “tammura”, nonché dei Lamentatori, con i loro strazianti lamenti.
Così, fra ciò che rimane tuttora vivo e ciò che rimane invece soltanto nella memoria degli anziani o in qualche pagina scritta da storici locali, la Settimana Santa mussomelese non smette di svolgere la sua funzione socio-religiosa, richiamando al contempo appassionati di tradizioni da ogni parte della Sicilia.

STORIA DELLA SETTIMANA SANTA A MUSSOMELI

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L'antico Ecce Homo

L’atmosfera mesta della Settimana Santa cominciava il mercoledì pomeriggio,quando nelle chiese si coprivano con drappi violacei tutte le statue. Quindi, le donne, che nei giorni antecedenti avevano coltivato a casa, al buio, pianticine di grano, si apprestavano a ricoprire il presbiterio di questo manto verde, adornandolo con pizzi, ceri, fiori… al fine di accogliere Gesù nel Sepolcro. Il Giovedì mattina si completava l’addobbo,i sagrestani legavano le corde che muovevano i batacchi delle campane,e i ragazzi “cu li trocculi”(battole) annunciavano l’inizio della celebrazione delle funzioni religiose.I più devoti intanto,per partecipare più sentitamente alla Pasqua,cominciavano “u trapassu”,cioè non mangiavano dal giovedì mattina a mezzogiorno del Sabato. Il pomeriggio del Giovedì le donne,con i capi coperti di scialli e sciarpe nere,andavano a sedere nelle chiese,a fare la guardia al Santo Sepolcro e a pregare. Anticamente,la sera del giovedì Santo,le varie compagnie visitavano i sepolcri in tutte le chiese portando in processione un’urna con dentro la croce senza il Cristo. Solo la Madrice”cunnuciva”,cioè portava in processione il busto dell’Ecce Homo. (in foto)

Il venerdì Santo era riservato alla Confraternita del Sacramento con la processione della “Crocifissione” che normalmente si svolgeva alle 13 e quella della”Deposizione”,alle18. Il programma cambiò quando , nel 1875, il Biancardi eseguì la statua dell’Addolorata che fu donata alla confraternita della chiesa di San Giovanni. Si introdusse così la processione che gira i sepolcri. Intanto altre confraternite ebbero l’idea di commissionare altre statue che nell’insieme creassero la scena del Calvario.

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L'Addolorata del Biancardi

E cosi,nei primi del ‘900 ,oltre all’Addolorata,si ebbero la Veronica,San Giovanni Evangelista e la Maddalena. Si introdusse così la rappresentazione statuaria del Calvario con processione unitaria della sera. In quel giorno le donne non si guardavano allo specchio,nè si pettinavano.”Maliditta chidda trizza ca lu venniri si ‘ntrizza”dicevano,e nessuno osava trasgredire il motto.”Biniditta chidda pasta,ca lu venniri si ‘mpasta”affermava un altro motto,e tutte le donne il Venerdì Santo impastavano con le proprie mani il pane e la pasta con farina integrale per attirare in casa la benedizione di Dio. Il sabato a mezzogiorno,mentre nelle chiese si celebrava la resurrezione di Gesù e le campane sciolte riprendevano a suonare,i ragazzi,a frotte,colpivano le porte con pietre gridando:”Nesci diavulu e trasi Gesù”.La domenica mattina i ragazzi ,”c’ù pupu cu l’ovu mmanu”(simbolo della primavera e augurio di fecondità) vestiti a festa con calzoni che finivano a imbuto si recavano ad assistere alla messa e a giocare sul sagrato. A mezzogiorno le famiglie si riunivano e pranzavano consumando in armonia pietanze particolari”cassateddi” e “cassati”.

 

LA SETTIMANA SANTA OGGI

GIOVEDI SANTO

A partire dalla sera del Giovedì Santo tutto il paese entra in una sorta di pathos collettivo a cui le Confraternite danno forma e voce con le suggestive processioni,in pellegrinaggio di chiesa in chiesa. La sera del Giovedi Santo esce dalla Madrice l’Arciconfraternita del SS Sacramento e conduce in processione il Cristo alla colonna.Così pure escono e compiono il loro devoto”pellegrinaggio” le confraternite della Madonna dei Miracoli con Gesù nell’orto degli ulivi,della Madonna del Carmine con San Giovanni Evangelista,e della Madonna delle Vanelle con l’Incontro di Gesù con la Veronica.

img_66811In tutte le chiese ancora si allestiscono i sontuosi”Sepolcri” in cui fanno bella mostra di sè i tradizionali lavureddi,cioè i piatti di frumento messo a dimora all’inizio della Quaresima e fatto germogliare al buio per conservare un caratteristico colore giallo-oro;ai piedi dell’altare ,mentre si celebrano i riti cristiani della vita che si purifica e si rinnova,essi hanno un evidente significato lustrale,con l’implicita impetrazione della divina protezione sui campi nella fase più delicata del ciclo agrario.

 

Frattanto le strade del paese risuonano,in quei giorni,di lancinanti squilli di trombe,che simboleggiano l’urlo addolorato di Maria,seguiti da tre colpi di tamburi ,che simboleggiano i tre chiodi di Cristo sulla Croce,mentre le struggenti note dei cantori popolari ripropongono le classiche”lamentazioni mussomelesi” da tutti definite di rara bellezza.

I testi dei lamenti sono rigorosamente in latino tra i quali: Popule meus,quid fecit tibi?Responde mihi.Diviserunt sibi vestimenta mea,sumpto aceto,inclinato capite emisit spiritum (Popolo mio cosa ti ho fatto?Rispondimi.Si sono divisi le mie vesti. Assaggiato l’aceto,inclinò il capo e spirò).

VENERDI SANTO 

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La giornata,permeata da un’atmosfera di tristezza,si apre con la processione della Madonna Addolorata,bellissima e commovente statua realizzata nel 1875 dal famoso scultore napoletano Francesco Biancardi.
Il lungo corteo,a cui prendono parte la confraternita di San Giovanni ed innumerevoli fedeli,dalla chiesa di San Giovanni Battista ,mentre la banda musicale esegue marce funebri che sottolineano il diffuso stato d’animo del momento,raggiunge tutte le altre chiese,simboleggiando la pietosa ricerca di Gesù imprigionato dai romani.Infine lo trova alla Madrice,pronto per essere condotto al Calvario.

Nel primo pomeriggio è l’Arciconfraternita SS. Sacramento della Madrice ad entrare in scena.Indossando le sue preziose tuniche,accompagna Gesù in quella che viene chiamata la processione della Crocifissione.

Il corpo di Gesù,adagiato sulla lettiga,dalla chiesa Madre viene portato sino al calvario dove verrà crocifisso.Attimi di intensa commozione e di grande partecipazione popolare ad un evento che anno dopo anno,da secoli,ripropone il più grande mistero dell’uomo:la discesa in terra di Gesù e la sua barbara morte quale amaro calice versato per la salvezza dell’uomo.In quei momenti la partecipazione amotiva raggiunge il suo culmine ed un gran silenzio abbraccia la folla.

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Soltanto gli squilli di tromba e i rimbombi dei tamburi si rincorrono nell’aria come chiodi che penetrano nelle carni ed ognuno in cuor suo rivolge a Dio le proprie preghiere.

Nel tardo pomeriggio del Venerdì,le statue di San Giovanni,della Maddalena,della Veronica e dell’Addolorata vengono portare in piazza Umberto,ai piedi del Calvario.

La sera,dopo la commovente predica al calvario,il Cristo viene deposto nella grandiosa Urna.Davanti ad essa sfilano le altre statue,ognuna delle quali è preceduta dallo stendardo e dalla confraternita della chiesa cui la statua appartiene.

L’ordine della processione è il seguente:la confraternita della Madonna delle Vanelle con la statua della Veronica,la confraternita della Madonna del Carmine con San Giovanni,la confraternita della Madonna dei Miracoli con la Maddalena,l’Arciconfraternita SS. Sacramento della Madrice con l’Urna;chiude la processione la Madonna Addolorata.La processione si conclude in chiesa Madre con la Sepoltura.

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LA DOMENICA DI PASQUA

La domenica pomeriggio in Piazza Umberto si fa la tradizionale “Giunta”con la liberatoria “annacata di li Santi” celebrando quindi la vittoria della vita sulla morte.La statua di Gesù risorto,della Madonna di Pasqua e di San Michele,s’incontrano tra l’allegria generale.Le persone felici,assistono alla scena e poi,assieme ai confrati delle confraternite del SS Sacramento,di San Giovanni e di Sant’Enrico,sfilano in processione per le vie del paese fino alla chiesa Madre.
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INFORMAZIONI GENERALI

Denominazione:
LA SETTIMANA SANTA
Tipo di Manifestazione:
RELIGIOSA
Località:
MUSSOMELI
Provincia:
CALTANISSETTA
Data di svolgimento:
DAL 13 AL 16 APRILE 2017
Organizzatore:
CONFRATERNITE
Durata:
4 GIORNI

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